


Malbo gentile
Storia
Definire l’origine e la storia del Malbo Gentile è molto difficile, data la mancanza di documentazione scritta. Per quanto sconosciuto dal punto di vista ampelografico, riveste comunque un ruolo importante nel panorama viticolo modenese e reggiano. Nonostante sia conosciuto con il sinonimo di AMABILE DI GENOVA, l’esame dei vitigni liguri non ha dato alcun responso. Una delle ipotesi sulla sua origine si riferisce ad una tradizione orale che sostiene che il Malbo Gentile sia stato importato dalla California verso la fine dell’Ottocento da un emigrato di origini genovesi e chiamato inizialmente Tubino. Non esiste però alcun riscontro fondato a sostegno di questa spiegazione fantasiosa. Neppure il Mondini (1903) fa cenno a questa ipotetica importazione. L’assonanza con il Malbeck è indiscutibile, tuttavia i numerosi studi condotti su questa ultima varietà – Cosmo (1940), Galet e Moron (1979) – emergono differenze sostanziali rispetto al Malbo Gentile. E’ stato iscritto al Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite nel 1995.
Diffusione
La principale area di coltivazione del Malbo Gentile è individuata nella larga fascia posta a sud della via Emilia a cavallo del fiume Secchia, tra le provincie di Modena e Reggio Emilia. In generale l’età media dei vigneti oggi in produzione è piuttosto avanzata. Una limitata presenza è riscontrabile anche in Romagna, sempre su terreni di collina.
La pianta
Il grappolo è grosso e allungato, a forma piramidale, spargolo e provvisto di una o due ali. Gli acini sono sferici, regolari, di media grandezza, con una buccia pruinosa di colore blu nero. Giunge a piena maturazione generalmente nella terza epoca, quindi all’incirca nell’ultima decade di Settembre.
Il vino
Le uve sono di solito vinificate unitamente ad altri vitigni, per migliorare la qualità dei mosti rafforzandone la gradazione zuccherina. Le sempre più diffuse versioni in purezza forniscono un prodotto di qualità dagli intensi aromi fruttati, ricco di polifenoli, di buon grado alcolico, capace di migliorare se adeguatamente affinato in legno. Decisamente interessanti le rare versioni dolci da uve passite.